Vuoi o non vuoi, l’artista deve accettare la presenza ormai costante del mondo dei social come una componente imprescindibile dei nostri tempi. Che sia in assoluto positivo o negativo, non saprei, ma sicuramente come tutte le situazioni ha dei pro e dei contro. E in questo articolo cercherò di dirti quali sono secondo me i fattori che vanno considerati quando vogliamo fare arte e vogliamo farla conoscere.
Quindi la domanda è: a cosa deve pensare un artista?
Devi essere trovabile e per esserlo, i social come Instagram e Facebook sono dei buoni aiuti per la promozione del tuo lavoro. Tuttavia, si potrebbe aprire uno scenario molto possibile che ho provato in primis sulla mia pelle.
Nello stesso momento, devi portare avanti due progetti importanti di egual misura ovvero pensare alla produzione artistica e trovare il modo di usare i social. E questo cosa comporta? Stare al passo con gli aggiornamenti legati al mondo tecnologico e quindi studiare i nuovi mezzi di comunicazione e le loro potenzialità.
Di conseguenza, dedicarti al mondo digitale, toglie del tempo prezioso al tuo progetto artistico, che è in realtà un momento delicato con te stesso e i tuoi valori: il momento più importante. Perciò hai bisogno di un tempo indefinito per occuparti della sua elaborazione. Non si tratta di un lavoro che va a comando, a cui puoi dare un inizio e una fine prestabilita, perché vai avanti seguendo le emozioni, fino a quando non viene esaurito quello che provi.
In più i social richiedono una certa presenza “online” costante ovvero pubblicare post, ricercare gli hashtag, fare stories. E tutto ciò, richiede energie buone che puoi impiegare invece nel tuo lavoro artistico.
Ideale ovviamente sarebbe farsi aiutare da una persona, in modo da dedicarti al 100% alla tua ricerca artistica. Altrimenti, nel caso più probabile, le due figure si uniscono in una sola e dunque sei tu che devi occuparti di tutto. Va beh insomma, ce ne facciamo una ragione 🙂
Un altro fattore importante da considerare è fare networking, ovvero creare delle relazioni con altri artisti, con gallerie, andare a fiere, eventi.
Farlo è difficile. C’è chi è più portato grazie al carattere espansivo, chi invece deve fare uno sforzo maggiore, perché più introverso.
Nel mio caso, credo di rientrare più nel secondo gruppo. E quindi, devo superare le barriere della timidezza e soprattutto superare l’idea standardizzata che l’artista deve vivere in solitudine per trovare maggiore concentrazione.
Non metto in dubbio che sia bello avere un po’ di privacy per ritrovare se stessi, ma non è altrettanto giusto rimanere nel proprio nucleo a vita, dove le informazione che leggi sono sempre esattamente le stesse. Invece, respirare aria nuova, ricercare le differenze, può stimolarti ancora di più. E lo dico prima di tutto a me stessa, perché sono la prima a doverselo ricordare.
In questo periodo creare contatti con le persone non si poteva fare se non tramite i social.
Ciononostante se ti è possibile, cerca di comportarti ugualmente come ti comporteresti sui social. “Esistere online” vuol dire anche “esistere offline”. Cosa vuol dire? Se tu sei in un modo sui tuoi social, credo sia onesto esserlo anche al di fuori. Quindi se sei interessato ad eventi, parlare con le persone, creare contatti su Instagram, allora fallo anche fisicamente. Insomma bisogna uscire dalla propria zona di comfort.
Magari è proprio da uno di questi contatti che può nascere una collaborazione ovvero un progetto collettivo che ti stimola sempre di più.
Il mondo delle collaborazioni ti permette di lavorare con persone che hanno esperienze di vita diverse dalla tua. Eserciti te stesso a migliorarti, ti costringe in un certo senso ad aprirti e creare un dialogo. Può essere sicuramente una fonte di crescita.
Senza considerare poi che il progetto può avere più probabilità di essere visto, rispetto ad un lavoro realizzato singolarmente.
In più, un altro aspetto da considerare è la partecipazione ai concorsi. Inizialmente prova a cercare bandi di concorso gratuiti, ma se vuoi investire e soprattutto credi che la tua opera valga la pena di essere vista, allora è giusto prendere in considerazione anche i concorsi a pagamento. Se sei fortunato il tuo nome continua a girare. Purtroppo siamo noi che dobbiamo creare delle situazioni per attirare l’attenzione degli altri. E’ difficile, faticoso, ma è così che funziona e prima lo accettiamo e meglio è.
Un altro aspetto da considerare è quello di organizzare esposizioni per portare il tuo progetto davanti a persone nuove. Loro di certo non vengono a bussare alla tua porta quindi devi essere te, con i tuoi soldi ed energie, ad andare verso di loro.
Occasioni di questo tipo ti permettono di parlare e far conoscere il tuo lavoro, mettendoci la faccia. La comunicazione face to face è la più diretta fra tutte. Non ci sono intermediari: ci sei tu e il tuo interlocutore, ognuno con il proprio linguaggio del corpo.
Poi non c’è da scordare esperienze come le residenze d’artista, che non solo ti permettono di imparare e migliorare la tecnica, ma ti mette in contatto con altri artisti che magari provengono da differenti parti del mondo.
E tu? Che cosa fai per promuovere il tuo lavoro?