Perché avere o regalare una stampa di grafica d’arte?

Oggi vorrei semplicemente far luce su una possibile realtà che è quella del mondo della grafica d’arte, ovviamente per quello che ho conosciuto personalmente e premiarla per quello che mi regala ogni volta.

È un linguaggio ormai che esiste da secoli, a partire dai tempi degli Egizi con la xilografia, ovvero l’incisione su legno.

Innanzitutto, il procedimento della grafica è un vero e proprio rito. Al di là dell’elaborazione dell’immagine, che comprende analisi e pause dalla medesima, l’incisore procede per diverse fasi che hanno delle regole ben precise da ricordare e seguire. Dalla preparazione della lastra prima di essere incisa, alla preparazione della carta; dall’inchiostrazione della lastra, alla cautela e attenzione nel posizionarla sul piano del torchio. L’una segue l’altra e se fatte nel modo giusto non si hanno problemi nella fase successiva. L’incisore le esegue e in loro trova sicurezza, un momento per lasciar andare la manualità e non farsi prendere dallo sconforto. Tutto fa parte di un nucleo, di una realtà privata che sta dietro alla stampa finale.

Dunque, alla fine è la stampa che si mostra e non li lavoro che la anticipa. Chi la possiede è giusto che sappia cosa si cela dietro. 

La stampa, anche se piccola, racconta una storia. Come vi dicevo poco fa, è il prodotto dalle mani dell’uomo, grazie al suo ingegno e alla sua inventiva. Certamente può essere ricco anche di imperfezioni, ma è proprio quello che rende il lavoro unico.

Nella cultura giapponese esiste proprio un termine per identificare questo concetto: wabi sabi, l’arte dell’imperfezione. È molto profondo, ormai naturalmente assorbito dallo stile di vita e dall’approccio ad essa. Nasce, infatti, un nuovo canone di bellezza fondata sulla serenità che il popolo ricercava negli oggetti semplici, considerati imperfetti. 

Credo che possedere una stampa sia un’opportunità per creare dei momenti intimi con se stessi e, perché no, discuterne anche con gli altri. Quando viene incorniciata, lei si ritrova semplicemente lì, ferma al muro e noi siamo gli unici fruitori nel nostro ambiente familiare. Abbiamo tutto il tempo per poterla apprezzare. Starà esattamente là, in eterno. Anche e soprattutto questo aspetto la rende potente. Con il passare del tempo la stampa ci sarà e ci farà scoprire qualcosa che all’inizio non avevamo notato. E tutto avviene molto silenziosamente.

In conclusione, regalare o regalarsi una stampa può essere un gesto d’amore verso se stessi e verso gli altri, perché si tratta di mettere in gioco le emozioni che combattono il passare del tempo. 

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