Progetto laboratorio artistico: come trovare il proprio spazio

Vi è mai capitato di sentire la necessità di ricercare uno spazio libero da qualsiasi regola, libero da giudizi di altre persone, e soprattutto dove il tempo si ferma e dove esistete, lì e basta? Ecco, io sì e a tal proposito inizio subito parlandovi di una piccola novità riguardo l’organizzazione dei miei spazi. Forse qualcuno già ne è conoscenza dato che qualche giorno fa avevo mostrato un paio di foto sui social. 

Di recente ho deciso di ritagliarmi un piccolo spazio nel garage di casa per dedicarmi con più concentrazione al lavoro.

Nei mesi passati il garage si trovava in fase di ristrutturazione e successivamente, con la fine dei lavori era diventato una zona off-limits. Era impossibile accedervi dato che era oramai il punto di appoggio di tutte le scartoffie di casa. Gli oggetti si sommavano, si confondevano l’un con l’altro, generando un vero e proprio caos. 

Durante il periodo estivo non ho trovato il tempo di lavorare a nuovi progetti, sia per la stanchezza dovuta al lavoro stagionale, ma (con tutta sincerità) anche per la mancata voglia. Non ero decisamente ispirata. A maggior ragione se nel creare la mia postazione era necessario vagare di stanza in stanza per la casa.

Quindi la scelta di crearmi uno spazio “ufficiale” nasce da un’esigenza vera e propria di costruirmi passo dopo passo qualcosa di mio.

Lavorare in casa, più precisamente in cucina perché è la stanza più grande, era diventato impegnativo. Soprattutto per la perdita di tempo nel dover allestire il banco con tutti gli attrezzi e nel doverlo smontare. 

Prima

Dopo 

L’idea di avere uno spazio mio era qualcosa a cui aspiravo da un po’. Quindi mi sono decisa a prendere il toro per le corna e tirarmi fuori dal leggero disagio che iniziava a crescere sempre più. 

Devo dire che al momento provo due emozioni contrastanti. Da una parte, ho un po’ di “paura” nel fallire, perché lui esisterà se ci sarò io ad animarlo, quindi sento una sorta di responsabilità nei suoi confronti. Devo prendermene cura come se fosse un figlio. Dall’altra, provo entusiasmo perché crescerà con me e non vedo l’ora di iniziare a lavorarci. So che manca tutto il necessario, ma con il tempo sono sicura che avrà tutto quello che mi occorrerà. Almeno spero.

La realizzazione del laboratorio è un tassello che si va ad aggiungere al mio percorso artistico. Sarà certamente un’esperienza formativa sotto tutti i punti di vista: organizzativo, economico, personale. E devo dire che ora il garage può iniziare ad essere la mia zona intima-personale dove non ci sono regole se non le mie. Sembra un po’ dittatoriale, ma chissà, magari un giorno potrò offrirvi un caffè e fare due chiacchere con voi nel mio luogo fino ad oggi segreto.

E voi? Riuscite a ritrovare voi stessi in qualche luogo?

Se sì, mi piacerebbe sapere la vostra opinione e la vostra esperienza al riguardo. Come sempre potete scrivermi nei commenti qua sotto oppure contattarmi su Instagram, Facebook, Telegram.

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